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Cos'è l'EHE?

L'emangioendotelioma epitelioide (EHE) è un sarcoma vascolare ultra-raro, con decorso clinico imprevedibile e spesso metastatico al momento della presentazione.

Data la sua rarità, ci sono ancora molte questioni inerenti la gestione ottimale nei pazienti con EHE, e ad oggi mancano linee guida di pratica clinica condivise e dedicate alla patologia. Inoltre, è stato riportato che l’EHE avanzato è scarsamente reattivo ai regimi di trattamento solitamente raccomandati per altri sarcomi e attualmente non esistono trattamenti alternativi potenzialmente attivi approvati specificatamente per questa malattia.

DEFINIZIONE DI EHE.jpg

Fonte: Ehe Foundation

L’EHE può insorgere in qualsiasi parte del corpo. Può presentarsi in forma localizzata come una singola lesione, in forma metastatica locoregionali come lesioni multiple nello stesso organo, oppure in forma metastatica, sistemica, quando vengono coinvolti organi diversi. Quando l'EHE si presenta come una singola lesione, questa è di solito una massa nei tessuti molli. Tuttavia, in più del 50% dei casi, l’EHE si presenta metastatico alla diagnosi coinvolgendo principalmente il polmone, il fegato e/o l'osso. La presentazione clinica al momento della diagnosi è variabile. Spesso i pazienti non presentano nessun sintomo e l'EHE viene scoperto in maniera accidentale, durante una consultazione per una diversa condizione medica. Nei pazienti sintomatici, i sintomi più frequenti comprendono il dolore (40%), la presenza di una massa palpabile (6% -24%) e la perdita di peso (9%). Gli EHE che originano dai vasi sanguigni possono presentarsi con segni e sintomi relativi all’ostruzione (tra cui gonfiore, arrossamento, dolore).

 

Il tasso di nuovi casi all'anno per l'EHE è di

3,8

su

10 milioni

di persone

Il numero totale di pazienti affetti da EHE è stimato a meno di 1 per milione.

L'EHE è più comune nelle donne che negli uomini ed è molto raro nei bambini.

Biologia molecolare dell'EHE

L'EHE è un tumore caratterizzato da una specifica alterazione genetica chiamata traslocazione. Il 90% degli EHE è presenta la fusione di un gene chiamato WWTR1 e di un secondo gene chiamato CAMTA1, mentre circa il 10% presenta fusioni geniche diverse che coinvolgono il gene YAP1 e il gene TFE3. Sono state segnalate anche altre traslocazioni molto rare che possono essere occasionalmente riscontrate nel'EHE. Ogni volta che una diagnosi iniziale di EHE viene posta, si raccomanda vivamente l’esecuzione dei test necessari per l’individuazione delle traslocazioni caratteristiche che rappresentano uno strumento importante per confermare la diagnosi ed escludere altri tipi di cancro. Tuttavia, queste traslocazioni attualmente non rappresentano bersagli terapeutici e non forniscono alcuna forma di valore prognostico o predittivo sull'EHE di un paziente. Qualora la diagnosi di EHE venga eseguita al di fuori di un centro di riferimento per i sarcomi, la revisione e conferma da parte di un patologo dedicato è fortemente consigliata.

Traslocazione

Scambio di materiale genetico tra due geni

WWTR1

Regolatore di trascrizione 1 contenente il dominio WW

CAMTA1

Attivatore di trascrizione 1 che regola la calmodulina

YAP1

Yes Associated Protein 1

è un regolatore trascrizionale

TFE3

Fattore di trascrizione E3

Prognosi dell'EHE

Attualmente, non esistono per l’EHE fattori clinici o biologici validati che siano in grado di prevedere il comportamento della malattia (cioè “fattori prognostici”). Ci sono caratteristiche della malattia, come le dimensioni alla diagnosi e alcune caratteristiche microscopiche, che sono state suggerite come tali ma devono essere confermate con maggiore certezza. I fattori che maggiormente influenzano la stima della prognosi del paziente con EHE al momento della diagnosi, comprendono l'estensione della malattia (dimensioni del tumore e presenza di metastasi) e la presenza di segni e sintomi specifici. Ad esempio, nei pazienti in cui l’EHE coinvolge le sierose e / o si ha evidenza di liquido intorno agli organi, il decorso clinico della malattia può essere più aggressivo e la prognosi peggiore rispetto a coloro che mostrano caratteristiche diverse all’esordio. Inoltre, sintomi come febbre non infettiva, perdita di peso e affaticamento, che potrebbero essere presenti all'esordio o sviluppati nel tempo, sembrano correlarsi con una peggiore qualità della vita e sopravvivenza.

 

Il comportamento clinico dell'EHE metastatico può essere estremamente variabile, passando da varianti indolenti a forme di malattia molto aggressive.

 

Pertanto, per cercare di prevedere il decorso della malattia nel singolo paziente e la migliore strategia di trattamento, i medici studiano attentamente la presenza di interessamento delle sierose, di versamento pleurico o ascite, di perdita di peso, febbre, affaticamento e dolore correlato al tumore. Attualmente non esistono dati che consentano di stabilire l'effetto della gravidanza sul decorso dell'EHE. Studi attualmente in corso che stanno cercando di indagare quale sia il ruolo degli ormoni e dell'infiammazione nell'EHE ed esplorare il ruolo delle molecole infiammatorie e ormonali circolanti nel sangue come potenziali fattori prognostici dell’EHE o predittivi di risposta alle terapie.

Trattamento per l'EHE

Questa non è una domanda a cui è facile rispondere.

Si spera che dalle informazioni che abbiamo condiviso sia chiaro che ogni paziente affetto da EHE ha un comportamento unico della malattia.

Se vi è stato diagnosticato l'EHE, la cosa più importante che potete fare è assicurarvi che la vostra équipe medica abbia esperienza di EHE o abbia contattato specialisti con esperienza di EHE. Questi specialisti, insieme alla vostra équipe medica, saranno in grado di darvi consigli e di fornirvi il miglior piano di trattamento per le vostre specifiche circostanze.

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